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Sanità: Michelucci dica quali sono gli investimenti persi

Ora: io capisco che il PD abbia problemi per tutti i “progetti” e gli accordi che già aveva programmato e, più o meno alla luce, aveva già concordato coi privati, ma continuare a dire falsità e mistificare la realtà è veramente stupido!
Il Consigliere regionale Juri Micheluccii (PD): “E’ inaccettabile che questo territorio perda investimenti pubblici di tale rilevanza”.
Può dirci Michelucci quali siano gli investimenti pubblici persi, a quanto ammontano e di quale provenienza sarebbero? Perchè a noi non risulta che si perdano investimenti pubblici (che, invece, si perdono per le scelte dell’Amministrazione sarzanese. Ad esempio quelli per le piste ciclabili della piana di Marinella o quelli promessi dall’assessore regionale per il ponte sul Calcandola se l’amministarzione desistesse dallo scellerato progetto della strada dentro lo stadio Miro Luperi e, magari, altri ancora sulla pista ciclabile del canale Lunense inaugurata incompleta).
E ancora Michelucci dice che sono stati sottratti “al nostro territorio due milioni e mezzo di euro dal mancato completamento della Casa della Salute”, che è pura falsità perchè quei soldi erano già da due anni, non spesi, nelle casse della ASL, non erano frutto di finanziamento, ma del permesso dato dalla precedente giunta alla ASL di aprire un mutuo a proprie spese da investire in servizi.Un mutuo di 5 milioni di euro su cui la ASL pagava interessi già da due anni e da cui, qualcuno voleva utilizzare 2,8 milioni per ricomprarsi il vecchio ospedale venduto a 900.000 mila con una speculazione edilizia a totale vantaggio di privati che, per ristrutturarlo, non ci mettevano nè un euro nè il rischio di impresa. La scusa era di riportarvi dentro la neurpsichiatria infantile, che oggi è in affitto da privati a centinaia di migliaia di euro (operazione fatta dalla precedente giunta regionale) e il servizio disabili della ASL di viale Alfieri, dove la totale mancanza di adeguamento della struttura, per anni abbandonata dalla precedente gestione, l’ha resa inidonea per mancanza di accreditamento. Peccato che, non solo mancasse il documento di fattibilità, ma che quando l’abbiamo chiesto, consapevoli che i due servizi non potevano stare nel vecchio ospedale ristrutturato, è stato fatto e ci ha dato ragione: i disabili nel vecchio ospedale non ci sarebbero stati.
E infatti abbiamo un “bel privato” che ha già ottenuto dalla precedente Amministrazione l’accreditamento per 15 disabili.
Scoperto il tutto abbiamo dato battaglia e convinto la Regione che i 2,8 milioni di euro era meglio investirli (un milione, che, come dice l’Assessore Viale, basta per terminare l’opera entro il 2017) nel completamento della struttura di cui oggi tanto si parla ed il resto in interventi su reparti vergognosamente in degrado a La Spezia ed attrezzature basilari per l’assistenza ai pazienti anche su Sarzana proponendo che invece della RSA, di cui, di fatto, e ce lo dice la statistica, non c’è più bisogno, nella nuova struttura venissero allocati sia l’ Hospice, che libererebbe 20 posti letto in ospedale di cui abbiamo invece veramente necessità, che la neuropsichiatria infantile, risparmiando gli affitti su cui lucrano i privati, che il centro disabili della ASL, riportando all’utilizzo terapeutico persino la piscina che la Don Gnocchi ha lasciato nel nuovo ospedale. Questo è quanto. Provi il Consigliere regionale Michelucci a smentire!
Semmai dica al Sindaco Cavarra di fare fronte comune con noi e con chi vuole che la casa di riposo Sabbadini rimanga del Comune e sotto il controllo dei cittadini sarzanesi.

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