Sono bastati 10 giorni per far emergere la verità. Anche la Regione conferma la carenza di documentazione denunciata da Valter Chiappini (qui): la pista ciclabile inaugurata in pompa magna a fine aprile manca del certificato di agibilità.
La figuraccia della maggioranza al vetriolo (i capigruppo Torre, Antola, Frassini e Rosignoli), che avevano rilasciato una dichiarazione diffamatoria nei confronti dal consigliere di Sarzana in movimento (qui), fuoriesce prepotentemente dall’ambito locale per giungere fino alla sede del Governo regionale.
A rincarare la dose contribuiscono gli utilizzatori più esperti della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che osservano come una pista ciclabile mancante di continuità (la nostra è interrotta in ben 5 punti) è destinata a essere bocciata dal turismo a 2 ruote.
Ciò che preoccupa di più è il fatto che per lunghi tratti la pista manca di barriere di protezione, peraltro in parte incluse nello schema della gara d’appalto (qui), come evidenziato anche nel documento di collaudo a campione di tratti di pista da parte dell’ingegnere collaudatore.